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IL TRATTAMENTO INTEGRATIVO NEL 2024

Circolare dello Studio.
Il trattamento integrativo all’Irpef è riconfermato anche per il 2024 con i medesimi limiti di reddito già in vigore per il 2023, considerando tuttavia, le nuove aliquote Irpef per scaglioni prevista dalla Legge di Bilancio 2024. La disciplina del trattamento integrativo prevede che, nel 2023, continuino a percepire il trattamento integrativo solo i lavoratori con redditi fino a 15.000 euro, mentre per coloro che hanno prodotto un reddito compreso tra 15.000 e 28.000 il trattamento è stato riconosciuto solo qualora le detrazioni spettanti superassero le imposte dovute.

Nel 2024 il diritto al bonus Irpef sarà garantito ai redditi fino a 15.000 euro ma solo se l‘imposta dovuta è superiore alle detrazioni da lavoro spettanti (1.955 euro) a cui sottrarre 75 euro. Il lavoratore dipendente deve avere capienza fiscale per avere diritto ai 100 euro in busta paga, quindi, non deve ricadere nella no tax area (8.500 euro). I redditi compresi tra 15.000 e 28.000 euro continueranno a beneficiare del bonus ma solo se
l’importo di determinate detrazioni è superiore all’Irpef dovuta. In questo caso l’importo del bonus sarà determinato dalla differenza tra la somma delle detrazioni e l’imposta lorda. Le detrazioni di cui si tiene conto per il calcolo del trattamento integrativo spettante sono: familiari a carico; mutui agrari; mutui immobiliari per acquisto della prima casa fino al 31 dicembre 2022; redditi da lavoro dipendente e assimilati; spese sanitarie; spese per i lavori in casa (dalle ristrutturazioni alla riqualificazione energetica); erogazioni liberali.

Lo Studio Chimento, rimane a disposizione per eventuali chiarimenti.